Auricoloterapia


Le radici dell’auricoloterapia si perdono nella notte dei tempi; già Ippocrate (IV sec a.c.( riferisce di trattamenti per l’impotenza incidendo il padiglione auricolare e, in tempi più recenti, nel X secolo Avicenna incideva il padiglione posteriore dell’orecchio per il mal di testa.
Nel 1637 il medico portoghese Zacutus Lusitanus descrive l’utilità delle cauterizzazioni dell’orecchio nel trattamento delle nevralgie del nervo sciatico.
Solo nel 1951 un medico francese Paul Nogier, già interessato all’agopuntura, all’omeopatia e alla psicoterapia, scopre tramite i medici della regione di Lione, un calo immediato del dolore da nevralgia sciatica, con la cauterizzazione a livello del padiglione auricolare.
A Paul Nogier l’antelice gli apparve come l’immagine del rachide, dove le vertebre cervicali erano in basso e le lombari in alto, scoprendo questa corrispondenza dell’antelice con la colonna vertebrale.
Il padiglione rappresentava l’immagine del feto nell’utero.

In questa mappa il corpo umano era proiettato nel padiglione, con una forma di feto capovolto, facendo cosi’ il Dottor Nogier, fece una prima sistematizzazione del sistema auricolare che fu chiamato “ terapia di auricolo-agopuntura
Da questa scoperta Nogier inizio uno studio sistematico e, trattando differenti patologie e usando varie combinazioni di punti, individuò con precisione le localizzazioni comprendendo il meccanismo d’azione del nuovo metodo terapeutico.
Nel 1957 Nogier propone la prima mappa contenente 40 punti.

La mappa di Nogier viene introdotta molto presto in Cina, dove conosce un notevole sviluppo.
Già nel 1959 il Prof. Xu Zuolin pubblica un lavoro su 255 casi di applicazione clinica in auricoloterapia.
Negli anni seguenti la mappa viene arricchita di oltre 100 punti e intorno agli anni 70 si raggiunge l’apice con diverse centinaia di agopunti auricolari.
Nel 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha standardizzato 43 punti auricolari.

Le nuove ricerche degli anni 90 in Cina sviluppano delle cartografie molto più complete e realistiche, che sposano semplificazione e una maggior precisione del metodo.
In Cina questa mappa è diventata il modello di riferimento.

Ma com’è possibile che dall’orecchio si possa accedere a tutto il corpo?
E perchè questi punti sono dolorosi quando una zona o un organo è anch’esso doloroso?
Questo fenomeno è spiegato per mezzo del sistema nervoso.
Il punto dell’orecchio è collegato ad una zona del corpo attraverso il sistema spinotalamico e reticolare, per cui se una zona periferica è dolorosa, la pressione del punto auricolare diventa anch’essa dolorosa e quindi questi punti riflessi si usano per eliminare il dolore.
L’auricoloterapia è quindi un microsistema, cioè un’area ristretta del corpo dove si proiettano e riflettono funzioni e strutture del corpo.
La teoria sui microsistemi è anche alla base della
-Medicina Tradizionale Cinese,
– del Modello Riflesso-neurofisiologico attraverso i foglietti embrionali,
– del Modello olografico ( chiamato anche ECIWO), secondo cui ogni parte relativamente indipendente del corpo, esempio gli organi zang-fu, gli arti, le ossa, le orecchie il naso etc. contiene le informazioni dell’intero organismo come ne fosse una sua miniatura; da ciò si deduce che un microsistema può ricevere e/o inviare segnali al resto dell’organismo.
– del Modello Neuroendocrino, per cui la risposta viscere- agopunto auricolare risenta dell’azione combinata svolta dal sistema simpatico e dalle ghiandole surrenali.
L’auricoloterapia va utilizzata in supporto al Tuina e all’agopuntura, anche se è importante dire che spesso per le patologie acute, l’auricoloterapia è un ottimo e validissimo metodo di cura, mentre per i problemi che si sono cronicizzati è molto più incisivo e risolutivo il massaggio Tuina o l’agopuntura.

Anatomia dell’orecchio.


Il padiglione auricolare è composto da una lamina cartilaginea elastica e da un sottile strato di grasso e tessuto connettivo, riccamente innervato.
Vi sono due facce: una faccia visibile e una nascosta.
La faccia visibile è la faccia esterna e laterale, la faccia nascosta è interna o regione retro auricolare del padiglione. L’orecchio è strutturato intorno ad un imbuto:
la conca, la quale termina con un orifizio, il forame acustico.
La conca è divisa da un rilievo cartilagineo, la radice dell’elice che divide due regioni: l’emiconca superiore e quella inferiore.
Il polmone si proietta in quella inferiore, l’addome su quella superiore.
La Conca è innervata da un ramo del nervo pneumogastrico, ed è la zona riflessa di tutto ciò che è di origine endodermica. Vi sono a livello della conca varie corrispondenze nervose, sul bordo del forame acustico vi è il riflesso del pneumogastrico, mentre sul bordo della conca e dell’antimuro vi è il riflesso del simpatico.
L’antelice, di struttura cartilaginea si colloca sopra la conca ed è formato da due radici, che delimitano con il bordo una regione triangolare ( la fossetta triangolare) che in basso termina con l’antitrago.
L’antelice è innervato in parte dalla 3° branca del nervo trigemino e dal nervo dell’ortosimpatico.
Nell’antelice troviamo il sistema di relazione degli arti, le articolazioni, la colonna vertebrale, le coste, l’anca, il ginocchio, caviglia.
L’elice parte dalla conca ed è composta dalla radice, da una gamba, da un ginocchio, da un corpo e da una coda, limita il padiglione con la sua struttura circolare.
Il lobulo prolunga la coda dell’elice.
Il Tubercolo di Darwin separa l’elice in due regioni, al di sopra è innervato dal nervo trigemino, al di sotto dal plesso cervicale.
Il trago è opposto all’antitrago, sovrasta il forame acustico ed una fessura lo separa dalla radice dell’elice.
Nella parte interna del trago si proietta il sistema reticolare, la parte esterna del trago corrisponde al sistema nervoso che collega i 2 emisferi cerebrali: i corpi callosi, le commessure bianche.
Nel lobulo e nella coda dell’elice vi è il sistema nervoso centrale e periferico.

Paul Nogier ha diviso i punti in 2 tipologie:
1/ Punti di comando degli organi
2/ Punti Maestri
I punti d’organo corrispondono esattamente alla somatotopia auricolare, sono punti di comando degli organi.
I punti maestri hanno un’azione più generale ed intervengono su una parte dell’organismo o su una sua funzione, la loro azione completa l’azione dei punti d’organo.
La localizzazione è l’esame attraverso il quale si mettono in evidenza i punti dolorosi. Nel momento in cui appare un disturbo in periferia, la sensibilità del punto che gli corrisponde sull’orecchio si modifica e diventa doloroso alla pressione.
Può anche accadere che le informazioni patologiche non arrivano all’orecchio in quanto vi è un’interruzione di trasmissione nervosa, per cui noi controlliamo l’orecchio e non vi è nessun settore dolente, questo può costituire un fattore di gravità del quadro patologico.
Al contrario vi sono soggetti che hanno più sensibilità ed al minimo allarme l’organismo reagisce, creando dei punti detti “ sentinella “. Questi punti non vanno trattati.
Trattamento
La prima fase nel trattamento di auricoloterapia è l’osservazione.
Osservare significa notare ed appuntare se vi sono :
– Discromie- noduli-variazione dei capillari ( forma, diametro e colore)
– desquamazioni ( la pelle che si desquama è un segno di calore/umidità oppure di umidità)
– pelle bianca ( vuoto di sangue)
– pelle rossa (calore),
– capillari molto superficiali, se sono scuri è stasi/ristagno, se sono rossi è calore,
– nevi e papule che sono un segnale di cronicizzazione,
– fessurazioni.

Molto utile è il settogramma di Romoli, con il suo ausilio si possono riportare correttamente le osservazioni fatte sul padiglione e le eventuali zone dolorose. Romoli ha proposto una mappa dell’orecchio divisa in settori uguali di circa 11°.

La seconda fase è la palpazione dell’orecchio per vedere se vi sono zone dolenti, dopo si passa alla terza fase, la detersione e infine al controllo con lo specillo o palpeur delle zone dolenti.
L’Importante è mai iniziare la palpazione o mettere il seme o l’ago sul punto shen men TF4, perchè altera tutto l’orecchio.
Il controllo è una fase molto delicata, bisogna essere molto pazienti, è utile seguire sempre un proprio schema. Controllare esempio prima l’elice, poi il lobo, fossa triangolare, conca superiore e inferiore, antelice, trago e antitrago.
Una volta localizzati i punti non bisogna subito trattarli, ma è meglio segnarli con una matita o pennarello e cercare di capire come sono distribuiti controllando la corrispondenza con i sintomi descritti.
Generalmente si mettono al massimo 5/6 semini per orecchio, l’effetto terapeutico non migliora in base al numero. Si fa generalmente 1 seduta a settimana cercando di spiegare bene al paziente di non togliere i semini bensì di massaggiarli tutti i giorni per migliorare l’effetto terapeutico; se il semino è molto dolente e dà problemi quando siamo a letto, con insonnia e dolore localizzato, è consigliabile toglierlo.
Il semino è bene toglierlo qualche ora prima della nuova seduta di auricoloterapia.
Come controindicazioni, l’auricoloterapia è da evitare nei primi mesi di gravidanza dove sono sconsigliati i punti dell’utero, ovaio, addome e cavo pelvico.
Nei pazienti anemici, con febbre e nei pazienti affetti da psoriasi del padiglione auricolare o con dermatosi in corso.
I vantaggi di questa metodica sono:
– Semplicità del metodo.
– Praticità di reperimento dei punti auricolari.
– Comodità di applicazione, non serve far spogliare il paziente.
– Notevole efficacia in particolare nei casi acuti, ma non solo.
– Scarsa invasività.
– Ampie indicazioni con una risposta terapeutica rapida.
– E’ un metodo sicuro e con scarsi effetti collaterali.
– E’ un ottimo metodo diagnostico, anche se è impiegato prevalentemente per la terapia.
– Può essere usato anche per i bambini da 1 anno in su.

Metodi di stimolazione auricolare
– aghi filiformi, aghi a semi permanenza (francesi, cinesi, giapponesi)
– semi di vaccaria, magneti sferici
Moxibustione (steli di moxa), stimolazione elettrica, stimolazione laser
– manipolazione e massaggio.
Esistono varie tavole dal modello francese a quello cinese etc. come esistono varie scuole di pensiero. Li riassumo nella tavola sopra, ma tutte prendono come matrice la scoperta del medico francese.

Non esistono sostanziali contrasti tra le scuole occidentali e orientali sul metodo di ricerca e di localizzazione, cambia l’interpretazione del punto sensibile a seconda che venga riferito alla perturbata funzione di un organo o al plesso nervoso collegato a quell’organo.
Mentre gli occidentali hanno studiato a fondo l’anatomia e collegato questa corrispondenza al punto auricolare, i Cinesi hanno impostato il loro studio più in rapporto ai plessi neurovegetativi o alle strutture endocrine, per cui i punti sull’emiconca superiore e inferiore comprendono anche le sindromi degli Zang/fu (organi e visceri) della Medicina Tradizionale Cinese.

Alcuni punti della tradizione cinese, localizzazione e loro uso:
SHIMIAN: Posteriore orecchio. Tra la conca e la fossa scafoide nella parte posteriore. Si usa per l’insonnia (difficoltà ad addormentarsi)
ERMIGEN: Posteriore orecchio. Alla radice del nervo auricolare, allevia il dolore e l’asma, attiva tutti gli orifizi, drena calore e Umidità, per la gastralgia, insonnia, ostruzione nasale da freddo. Per ostruzione nasale da raffreddamento, per tinnito di origine nervosa o legato a spondilosi cervicale.
GAOXUEYADIAN: Punto ipertensione. Sul trago inferiore all’altezza del TG2 ma leggermente più in alto, a metà tra lobo e apice del trago. Usato per Ipertensione, capogiro e cefalea.
SHENSHANGXIAN -TG2P-: Ghiandola Surrenale.
Localizzato sulla sella tra il trago e la parte interna.
Promuove la circolazione del sangue, elimina l’umidità, disperde vento e calore.
Regola il surrene e gli ormoni. Punto che armonizza.
Usato per dermopatie, allergie, iper e ipotensione, stati infiammatori, per stress associato con Shenmen.
MIANJIA: LO5, 6i Guancia, localizzato sul lobo tra l’occhio e l’orecchio.
Incrementa la circolazione del sangue del viso, disperde il calore ed espelle il vento patogeno.
Usato per nevralgia del trigemino, nevrite facciale, fascicolazioni facciali, acne, foruncoli, verruche piane. E’ molto usato per la sua azione cosmetica.
In caso di fascicolazioni facciali (vento) tratto anche il fegato,
In caso di acne che è calore tratto Mianjia + fegato
In caso di acne purulente che è umidità tratto Mianjia+polmone
NEIER : LO6 Orecchio interno. Abbassa lo yang e nutre lo yin. Rinforza il Rene e incrementa l’acuità uditiva. Indicato per Vertigini Vestibolari, acufeni, otite media, ipoacusia, tinnito e sindrome di Menier.
YA-: LO1 Denti.
Allevia il dolore, il punto è usato per l’anestesia nell’estrazione dentaria.
ERSHENMEN: TF4. Localizzato nella fossa triangolare. Rimuove il calore e le sostanze tossiche, elimina il vento, calma la mente. Tratta il dolore, l’insonnia, l’irrequietezza. E’ un punto importante per l’anestesia, tratta le malattie infiammatorie e allergiche. Indicato per le patologie dei visceri (mal di testa, di denti, coliche biliari).
N.B. Deve essere messo per ultimo, attiva lo shen.
PENQIANG: TF5. Pelvi. Localizzato nella fossa triangolare. Per il dolore lombosacrale, prostatite, mestruazioni irregolari e dolorose e zona glutei.
JIAWASHAJ: TF1 Triangolo superiore.
Regola e nutre fegato e rene, nutre il sangue e calma la mente. Abbassa la pressione sanguigna. Si usa per Ipertensione, cefalea, vertigini.
E’ la zona dei genitali, se colleghiamo TF1 al punto 0, la linea passa per Rene e vescica.
Se il rene è in vuoto di yin, il calore del fegato tende a salire in alto dando ipertensione.
ERZHONG : HX1 Diaframma.
Localizzato sulla radice dell’elice. Punto diaframma. Regolarizza il QI di stomaco, ha indicazione per disturbi digestivi, problemi di pelle e spasmo muscolare del diaframma. Dermatite e Qini (controcorrente). Per sbloccare il diaframma in abbinamento con VB 38, BL17, SP21 e massaggio sul diaframma.
ERJIAN: HX6,7i Apice orecchio.
Rimuove il vento e il calore. Drena lo yang di fegato, per prurito (vento del sangue), cefalea apicale, congiuntivite, insonnia, neurastenia, faringite, tonsillite e dermopatie varie (prurito, orticaria ed eczema). Bisogna farlo sanguinare con una lancetta e poi disinfettarlo.
ZHICANG: HX2 Retto. Per emorroidi, prolasso rettale, colite. Per vento nell’ano aggiungere il trattamento sul meridiano di Stomaco e grosso Intestino che eliminano il calore.
FENGXI : SF1, 2i Ruscello del vento. Promuove la circolazione del sangue.
Punto calmante per asma, tosse, asma infantile, neurodermatite, ipertensione, prurito.
ZHOU: SF3 Gomito. Rimuove le ostruzioni, promuove il flusso del sangue, disperde il vento e arresta il dolore. Indicazioni per paralisi, distorsione e infiammazione dell’articolazione dell’arto superiore.
JIAOGAN : AH6a. Sistema simpatico, sotto l’elice.
Nutre lo yin, sostiene lo yang, per squilibri neurovegetativi, spasmi intestinali. Analgesico, vaso dilatatore, regola il sistema neurovegetativo. Insonnia.
Può essere impiegato per aritmie, extrasistole, angina pectoris, sudorazione notturna.
YAOTONG: Localizzato tra AH5 e TF4.
Ha azione antinfiammatoria e analgesica.
Indicato per lombalgia e colpo della strega.
NAOGAN : (cervello) AT3, 4i localizzata sulla sella tra AT3, 4. Zona cervello, ferma il vento endogeno, calmante, disfunzioni ipofisarie. Efficace per l’asma, mal di testa, vertigini, insonnia.
YUANZHONG : AT2, 3, 4i midollo allungato, regolatore generale (perdita mestruo e lavoratore notturno)
Per la PCI paralisi cerebrale infantile, meningite, trauma cranico, insufficienza respiratoria.
ZHEN: AT3 Occipite.
Zona del cervello occipitale. E’ molto efficace per mal d’auto e mal di mare, nausea, rigidità nucale, mal di testa ( zona della testa posteriore, mal di testa muscolo tensiva). Importante punto negli svenimenti.
QIUNAO: nao = cervello. Punto talamo
AT punto talamo localizzato nella zona AT2 quasi sul lobo 2 “lingua”.
Corrispondendo all’ipotalamo può regolare le funzioni degli organi interni e alcune funzioni fisiologiche. Temperatura del corpo metabolismo idrico. Si usa per anoressia, insonnia ed esaurimento nervoso.
PIZHIXIA AT4 Sottocorticale “parte interna orecchio” Subcortex, rinforza i midolli, elimina il calore, calma il vento endogeno.
Indicato per insonnia, sonno disturbato, acufeni da vuoto di rene. Lavora sul jing, sul sistema motorio e sul sistema nervoso che si occupa dell’aspetto neuromotorio.

Casi Clinici trattati

  • Paziente di 38 anni sesso femminile

Dolori cervicali con episodi di formicolii alle dita, colon irritabile con notevole gonfiore addominale dopo aver mangiato. stitichezza

Trattamento sui punti con semi di vaccaria :

-Punto cervicale

-Punto colon

-Punto di bordura

-Soluzione del dolore dopo 6 trattamenti solo con auricoloterapia.

I punti usati nel trattamento sono evidenziati in celeste

auricolo1 38 anni

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2 risposte a Auricoloterapia

  1. Mariabrambilla ha detto: gennaio 18, 2014 alle 1:36 pm mi è difficile localizzare il puntoShimian nella parte posteriore dell’orecchio chi mi può aiutare grazie Rispondi
    • claudiogioacchino ha detto:gennaio 19, 2014 alle 6:32 pm (Modifica) shimian è dietro al padiglione al centro spostato di 1/3 verso il bordo esterno, è un punto molto utile per l’insonnia. Se le può essere d’aiuto un buon libro è: Auricoloterapia cinese di Carmignola ediz. Prosa
      Saluti